Disturbo cognitivo: come può presentarsi e cosa sapere

Con il termine “disturbo cognitivo” si è soliti indicare una serie di condizioni patologiche che alterano le normali funzioni cognitive, conducendo ad un deterioramento graduale e progressivo delle capacità mentali. Da ciò, ne consegue che i disturbi cognitivi interferiscono in vari modi nella vita quotidiana di una persona, causando non poche difficoltà di memoria, attenzione, linguaggio, pianificazione e decisione. Alcuni esempi semplici includono la difficoltà nel ricordare informazioni acquisite di recente, nel mantenere l’attenzione su compiti complessi o nell’interagire e conversare con altre persone.

Mentre il declino cognitivo può essere un processo naturale legato all’età, quando è significativamente marcato e rapido nella sua progressione, può indicare la presenza di una condizione patologica, come una demenza.
I disturbi cognitivi possono derivare da diverse cause, ognuna con sintomi e impatti specifici in termini di gravità, richiedendo approcci terapeutici specifici per migliorare la qualità della vita delle persone che ne sono colpite.

Forme e livelli di gravità dei disturbi cognitivi

Le malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e la demenza a corpi di Lewy, causano un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, mentre le lesioni cerebrali traumatiche, come quelle dovute a incidenti, possono portare a problemi di memoria e attenzione. Condizioni vascolari che danneggiano i vasi sanguigni del cervello, come l’ictus e la demenza vascolare, compromettono la memoria e altre funzioni cognitive. Anche disturbi psicologici, come la depressione e l’ansia, possono influenzare temporaneamente le capacità cognitive.

In tutti questi casi, quando un disturbo cognitivo si presenta nelle sue forme più gravi può portare a una perdita significativa delle capacità cognitive, rendendo necessaria l’assistenza continua per le attività quotidiane.

Disturbo cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment – MCI)

La Mild Cognitive Impairment (MCI) è una condizione caratterizzata da una leggera compromissione delle funzioni cognitive che va oltre il normale invecchiamento, ma che non interferisce in modo significativo con le attività quotidiane.
Chi ne è affetto può notare difficoltà a ricordare informazioni recenti, come appuntamenti o dettagli di conversazioni e può avere problemi a mantenere l’attenzione su compiti che richiedono una concentrazione prolungata. Inoltre, possono riscontrarsi lievi problemi nelle funzioni esecutive, come la pianificazione e l’organizzazione delle attività.
Nonostante la presenza di questi sintomi, le persone con disturbo cognitivo lieve sono generalmente in grado di gestire la maggior parte delle loro attività quotidiane in modo autonomo, anche se potrebbero necessitare di assistenza occasionale per compiti più complessi. Va tuttavia sottolineato che l’MCI costituisce un potenziale precursore della demenza, rendendo essenziale un monitoraggio continuo e interventi preventivi.

Per prevenire o rallentare la progressione del declino cognitivo, sia fisiologico che lieve, sono efficaci trattamenti non farmacologici. Questi includono uno stile di vita sano, esercizio mentale e fisico regolare, una dieta equilibrata e l’uso di integratori alimentari specifici. Ad esempio, Ischelium, che contiene Citidina monofosfato, Uridina monofosfato e Zinco, è formulato per sostenere il sistema nervoso e il metabolismo cellulare. La Citidina monofosfato e l’Uridina monofosfato sono precursori dei nucleotidi pirimidici, fondamentali per la sintesi proteica e la formazione degli acidi nucleici, mentre lo Zinco protegge le cellule dallo stress ossidativo e supporta la funzione cognitiva. Questa combinazione mirata può aiutare a mantenere le capacità cognitive e rallentare il processo di declino.

Ischelium è un integratore alimentare. Per maggiori informazioni e avvertenze leggere il foglio istruzioni.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di un sano stile di vita.

Altre forme con cui si possono presentare i disturbi cognitivi

Disturbo cognitivo moderato

Il disturbo cognitivo moderato è una condizione in cui il deterioramento delle funzioni cognitive diventa più evidente e impattante rispetto alle forme più lievi. In questa fase, la perdita di memoria è più pronunciata, non solo per eventi recenti ma anche per quel che riguarda i ricordi del passato.
È possibile sperimentare difficoltà nel riconoscere persone familiari, incapacità di mantenere l’attenzione su compiti o attività che richiedono molta concentrazione e nello svolgimento delle funzioni esecutive (pianificazione, organizzazione e la risoluzione di problemi).

In questi casi, l’impatto sulla vita inizia ad essere sostanziale: il disturbo cognitivo, nella sua forma moderata, interferisce con le attività quotidiane, rendendo necessario un supporto costante per compiti come la gestione delle finanze o delle responsabilità lavorative e domestiche. L’assistenza da parte di familiari o caregiver diventa essenziale per aiutarli nelle attività quotidiane e per mantenere una parvenza di normalità nella routine giornaliera.

Declino cognitivo senile

Il declino cognitivo senile è comunemente associato all’invecchiamento e si presenta con sintomi quali:

  • dimenticanze frequenti;
  • difficoltà nel ricordare eventi recenti e, in generale, problemi con la memoria a breve termine;
  • difficoltà a mantenere l’attenzione, a seguire conversazioni o attività complesse;
  • problemi nella pianificazione e organizzazione delle attività quotidiane.

 

Sebbene nelle forme più lievi le persone possano continuare a gestire la maggior parte delle loro attività quotidiane senza dipendere completamente dai caregiver, la progressione di questa forma conduce a difficoltà tali da richiedere una maggiore assistenza da parte di altre persone.

Declino cognitivo grave (o demenza)

Il declino cognitivo grave rappresenta una compromissione significativa delle funzioni cognitive. Le persone affette da demenza sperimentano una perdita marcata della memoria, che può includere l’incapacità di riconoscere sé stessi o gli altri e di ricordare informazioni essenziali. La capacità di concentrazione e attenzione è gravemente compromessa, rendendo difficile o impossibile seguire stimoli esterni. Le funzioni esecutive, come la pianificazione e la risoluzione di problemi, sono completamente perdute, rendendo impossibile per la persona eseguire attività complesse.

Questa condizione richiede un’assistenza completa per le attività quotidiane, inclusa la cura personale come vestirsi, mangiare e fare il bagno. L’autonomia è fortemente compromessa e la qualità della vita è profondamente influenzata. Le persone con declino cognitivo grave spesso necessitano di cure in strutture di assistenza a lungo termine o di assistenza continua da parte di caregiver per garantire il loro benessere e sicurezza.

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