Le funzioni cognitive rappresentano l’insieme dei processi mentali che ci permettono di interagire con il mondo che ci circonda, di apprendere nuove informazioni, di risolvere problemi e di adattarci a nuove situazioni, risultando perciò essenziali per la nostra capacità di comprendere e di interpretare l’ambiente circostante, di assumere decisioni e di stabilire relazioni significative con gli altri.
Le funzioni cognitive si suddividono in diverse categorie, ciascuna delle quali svolge un ruolo cruciale nella nostra quotidianità. Ad esempio, la memoria ci permette di conservare e richiamare informazioni, mentre l’attenzione ci consente di concentrarci sugli stimoli rilevanti e ignorare quelli irrilevanti. Il linguaggio è il mezzo attraverso cui comunichiamo i nostri pensieri e comprendiamo quelli degli altri e la percezione ci aiuta a interpretare le informazioni sensoriali provenienti dal nostro ambiente. Il ragionamento e la pianificazione ci permettono, infine, di risolvere problemi complessi e di pianificare azioni future.
La capacità di ricordare eventi passati, di concentrarsi su un compito, di comprendere una conversazione o di pianificare il futuro, sono tutte attività che dipendono da un funzionamento cognitivo sano. Tuttavia, con il passare del tempo o a causa di particolari condizioni mediche, è possibile andare incontro a forme e manifestazioni differenti di declino cognitivo, sperimentando una serie di sintomi che influenzano direttamente vari aspetti delle funzioni cognitive.
Il declino delle funzioni cognitive può essere influenzato da una combinazione di fattori genetici, malattie neurodegenerative, stile di vita e invecchiamento naturale. In generale, l’invecchiamento naturale, anche in assenza di malattie, comporta una riduzione fisiologica delle funzioni cognitiva e una diminuzione della plasticità cerebrale, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi.
I fattori genetici possono predisporre alcune persone a un declino cognitivo più rapido o a condizioni come l’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa che danneggia progressivamente la memoria e altre abilità cognitive. Malattie neurodegenerative come il Parkinson possono colpire specifiche aree del cervello, compromettendo funzioni come il movimento, il linguaggio o la capacità di pianificare e prendere decisioni.
Uno stile di vita scorretto, inclusi fattori come una dieta poco equilibrata, la mancanza di esercizio fisico, il fumo e l’abuso di alcol, può accelerare il declino cognitivo influendo negativamente sulla salute del cervello.
Prevenire o rallentare il declino cognitivo, sia esso fisiologico o lieve, è possibile attraverso una serie di interventi non farmacologici che si concentrano su uno stile di vita sano e attivo. L’esercizio mentale e fisico regolare, come la lettura, la risoluzione di enigmi, l’attività fisica e la socializzazione, sono fondamentali per mantenere il cervello in buona salute. Una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti, vitamine e acidi grassi Omega-3, insieme all’uso di integratori alimentari specifici, fornisce al cervello i nutrienti che consentono di ridurre il rischio di declino delle funzioni cognitive.
Ischelium contiene tre ingredienti Citidina monofosfato, Uridina monofosfato e Zinco, noti per le proprietà nutrizionali che possono aiutare a sostenere il sistema nervoso e il metabolismo cellulare. La combinazione di Citidina monofosfato, Uridina monofosfato e Zinco in Ischelium non è casuale. Citidina monofosfato, Uridina monofosfato sono i precursori dei nucleotidi pirimidici che intervengono nella sintesi proteica e sono alla base dei costituenti degli acidi nucleici: il DNA e l’RNA. Lo Zinco contribuisce a proteggere queste cellule dallo stress ossidativo e contribuisce alla normale funzione cognitiva.
Ischelium è un integratore alimentare. Per maggiori informazioni e avvertenze leggere il foglio istruzioni.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di un sano stile di vita.
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